First Monday in October,  edizione 2022
Voci dall'America

First Monday in October, edizione 2022

Come prevede una delle leggi fondanti degli Stati Uniti, il Judiciary Act del 1789, il primo lunedì di ottobre é iniziata la sessione invernale della Corte Suprema degli Stati Uniti. Il ruolo della Corte la Corte nell'ingegneria costituzionale americana, semplificando, é assicurare che le leggi siano in linea con i diritti previsti dalla Costituzione. Ma l'attuale orientamento ideologico della Corte secondo la maggioranza degli americano ha tolto legittimità a quello che dovrebbe essere l'arbitro del sistema.

Il corso della storia giudiziaria degli Stati Uniti sembrava orientato verso una continua affermazione dei diritti e ampliamento delle libertà personali sino alla sentenza Whole Woman's Health v. Hellerstedt, (US Supreme Court 15-274 / 2016) che il 2 marzo 2016 aveva confermato il diritto di aborto. Poi cinque giudici sono cambiati, e dopo la nomina di un blocco di magistrati conservatori durante la Presidenza Trump, si é rovesciato la tendenza, sino alla recente sentenza Dobbs v. Jackson (US Supreme Court 19-1392 2022) che vanificando la precedente sentenza Roe v. Wade (US Supreme Court  410-113 / 1973) ha cancellato il diritto all'aborto negli Stati Uniti.

I timori sulla direzione della Corte sono evidenziati dall'andamento dei sondaggi che dal 1972 l'istituto Gallup conduce sulla fiducia nel "braccio giudiziario guidato dalla Corte Suprema degli Stati Uniti". Nell'ultimo sondaggio, pubblicato proprio alla vigilia dell'inizio della sessione 2022/2023, solo il 40% degli intervistati ha approvato il lavoro svolto dalla stessa Corte. Il livello più basso dall'inizio della rilevazione. Altri sondaggi (Associated Press/Norc Center) hanno indicato che due terzi degli americani pensano che i giudici dovrebbero avere limiti di mandato piuttosto che nomine a vita, un altro segnale del malcontento diffuso nei confronti della Corte attuale.

Il Chief Justice John Roberts ha fatto il poco che il suo potere gli consente, per trovare soluzioni di compromesso, e non ci sono segnali che questa tendenza possa essere invertita nella sessione che è iniziata il 3 ottobre in un'atmosfera di tensione dentro e fuori il bianco palazzo della corte. Per la minoranza liberal, con una irrituale intervista alla stampa il giudice Elena Kagan ha espresso alcune riserve sui cambiamenti giurisprudenziali dovuti all'arrivo di nuovi giudici che oreintano la politica della Corte secondo la sua composizione. Il rispetto dei precedenti secondo Kagan è essenziale per garantire che le persone non percepiscano i giudici comme attori politici. Se viene meno la fiducia nella terzietà della più alta istanza giudiziaria, può venire meno la fiducia nell'intero sistema giudiziario.

Tre importanti casi attendono i nove giudici supremi nei prossimi mesi: il 31 ottobre, la corte esaminerà due casi che mettono in discussione più di 40 anni di giurisprudenza sulla affirmative action (azione positiva) che negli Stati Uniti, da 40 anni ha puntellato gli sforzi di migliorare le opportunità occupazionali o educative per i membri delle minoranze e favorire la mobilità sociale, intaccando il potere delle élites. In questi due casi, Students for Fair Admissions v. Harvard (US Supreme Court  20-1199 / 2022) e Students for Fair Admissions v. University of North Carolina (US Supreme Court  21-707 / 2021), é stata posta la questione se i tentativi delle università di emendare le ingiustizie passate, principalmente contro i neri americani, abbiano ingiustamente discriminato altre categorie, come gli asiatici americani. Il principale precedente nel mirino della maggioranza conservatrice della Corte è la sentenza Grutter v. Bollinger (593-306 / 2003), con la quale la Corte aveva autorizzato le università a inserire la razza tra gli altri fattori nei programmi di ammissione, riconoscendo la diversità educativa come un obiettivo costituzionalmente valido. Il gruppo di pressione conservatore che ha promosso le controversie (Students for Fair Admissions) è stato creato da Edward Blum, un famoso consulente finanziario che ha raccolto fondi e sostenuto i querelanti con una particolare abilità nel trovare punti deboli nelle pratiche di azione affermativa. Di fronte a giudici supremi Blum ha già perso, nel 2016, quando una maggioranza liberal di 4 a 3, si é formata dopo la morte del giudice Antonin Scalia e il sorprendente cambiamento di opinione del giudice conservatore Anthony Kennedy, e ha sostenuto un programma presso l'Università del Texas ad Austin che includeva la razza nel suo processo di ammissione. Ciò che è cambiato da allora é solo la composizione della Corte, con il ritiro di Kennedy, la morte del giudice Ruth Bader Ginsburg e l'arrivo di tre giudici conservatori nominati da D. Trump: Amy Barrett, Neil Gorsuch e Brett Kavanaugh.

Il secondo argomento riguarda quello che negli Stati Uniti si chiama "gerrymandering" ovvero la suddivisione e riorganizzazione dei distretti elettorali in un modo tale da dare a un partito politico un vantaggio ingiusto. Nel caso Moore v. Harper (US Supreme Court 21-1271/2022), un'interpretazione, minoritaria in dottrina, della legge della Carolina del Nord é stata riproposta dalla destra repubblicana dopo le elezioni presidenziali del 2020, e la decisione della Corte Suprema potrebbe alterare drasticamente gli equilibri di potere nelle elezioni federali. Conosciuta come la teoria del legislatore statale indipendente, la dottrina sostiene che i legislatori statali - non i tribunali statali o i segretari di stato - hanno l'ultima parola sulle regole delle elezioni federali. Gli alleati di Trump hanno invocato una versione estrema della dottrina per contestare i risultati del 2020, sostenendo che alcuni provvedimenti presi dagli stati durante la pandemia, come l'espansione del voto per corrispondenza e l'aggiunta di cassette postali per deporre i bollettini di voto, erano illegali, e quindi lo era anche la vittoria di Joe Biden. Tutti i tribunali federali hanno respinto questa interpretazione, ma la Carolina del Nord ha fatto appello alla Corte Suprema. I giudici Thomas Alito e Neil Gorsuch in passato si si sono già schierati a favore della teoria del legislatore statale indipendente (Bush v. Gore US Supreme Court 531-98/2000)

Ma il caso più importante su questo argomento è quello di cui la Corte ha ascoltato l'introduzione elle argomentazioni di parte già nelle prime sedute di questa settimana, Merrill v. Milligan (US Supreme Court 21-1086/2022), che riguarda la riorganizzazione distrettuale in Alabama. La questione è se il piano di riorganizzazione dei collegi elettorali decisa dall'amministrazione repubblicana dell'Alabama del 2021 per i suoi sette seggi alla Camera dei rappresentanti abbia violato la sezione 2 del Voting Rights Act, che vieta "prassi o procedure di voto che discriminano sulla base di razza, colore o appartenenza a uno dei le minoranze linguistiche”. I gruppi per i diritti di voto sostengono che la decisione della corte potrebbe demolire ciò che resta del Voting Rights Act, frutto della stagione dei diritti civili degli anni '60 del secolo scorso, fondamentale per rimediare all'eredità della schiavitù e delle leggi discriminatorie delle persone di colore (leggi note come Jim Crow).

La mappa elettorale ridisegnata in Alabama contiene solo un distretto prevalentemente nero, anche se i neri costituiscono quasi un quarto della popolazione dello stato. Quando un gruppo di elettori dell'Alabama ha contestato la mappa di fronte alla corte federale, sostenendo che erano stati intenzionalmente diluiti i voti dei neri, una giuria di tre giudici che includeva due nominati da Donald Trump ha concordato, invocando la "lunga storia di ripugnante razzismo e di discriminazione elettorale in Alabama". Il tribunale ha ordinato allo stato di creare un secondo distretto prevalentemente nero, ma l'Alabama ha presentato ricorso d'urgenza. Per contro le organizzazioni liberal come la N.A.A.C.P. (National Association for the Aadvancement of Colored People)  hanno risposto che se la Corte Suprema avesse annullato la sentenza del tribunale di grado inferiore, avrebbe potuto "decimare la rappresentanza delle minoranze in tutto il paese".

Nella fase preliminare apertasi nel febbraio scorso si sono già verificate schermaglie fra la maggioranza conservatrice ed i tre giudici liberal, con il presidente Roberts che ha presentato una mozione autonoma, sostenendo la decisione del tribunale di grado inferiore, non senza però osservare che le precedenti decisioni del tribunale sulla diluizione dei voti avevano "generato notevoli disaccordi e incertezza".

Questo caso, alla vigilia delle elezioni di mid term del prossimo novembre e nella prospettiva della corsa presidenziale per il 2024 che si aprirà subito dopo, potrebbe essere il preludio di una destabilizzazione senza precedenti del sistema politico americano. Già dopo le elezioni del 2020, i sostenitori del candidato Trump, come è noto, dopo aver perso decine di ricorsi nei tribunali,  hanno fatto pressione su legislatori e funzionari statali perché "interpretassero" il voto espresso dagli elettori secondo teorie costituzionalmente insostenibili. Nel 2024, il caso potrebbe riproporsi e se la Corte Suprema aderisse alle teorie più reazionarie, qualcuno potrebbe sostenere che la maggioranza dei giudici abbia concesso il permesso di sovvertire il voto popolare. Una successiva riedizione degli avvenimenti del 6 gennaio 2021 al Campidoglio potrebbe essere la naturale prosecuzione di questo scenario inquietante. Si aggiunga che l'ex presidente Trump ha presentato un ricorso urgente alla Corte Suprema per bloccare o almeno ritardare l'inchiesta federale sui documenti top secret da lui conservati nella sua residenza privata, e che quindi la maggioranza conservatrice della Corte potrebbe decidere anche di questa diatriba politico giudiziaria. Come ha scritto Amy Davidson Sorkin sul New Yorker "se torneranno le barricate,  potrebbero essere quelle che la Corte ha contribuito a costruire".

https://www.brookings.edu/blog/fixgov/2022/09/26/term-limits-a-way-to-tackle-the-supreme-courts-crisis-of-legitimacy/

https://www.scotusblog.com/case-files/cases/students-for-fair-admissions-inc-v-president-fellows-of-harvard-college/

https://www.scotusblog.com/case-files/cases/students-for-fair-admissions-inc-v-university-of-north-carolina/

https://www.chicagotribune.com/columns/clarence-page/ct-column-affirmative-action-supreme-court-bollinger-immigrants-page-20221005-3kfreqipsrg7xfwryjwnzyajry-story.html

https://www.scotusblog.com/case-files/cases/moore-v-harper-2/

https://supreme.justia.com/cases/federal/us/531/98/

https://www.scotusblog.com/case-files/cases/merrill-v-milligan-2/

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