Gruppo di lavoro transatlantico: più forti insieme
Voci dall'Europa

Gruppo di lavoro transatlantico: più forti insieme

La Harvard Kennedy School (HKS) e la Società tedesca per le relazioni estere (DGAP) nel 2020 hanno formato un gruppo di lavoro fra esperti ed ex funzionari governativi di Stati Uniti e Europa, per discutere la crisi nelle relazioni transatlantiche e per proporre una strategia di superamento della crisi stessa.

I lavori si sono conclusi con la pubblicazione di un rapporto che indica le linee guida della possibile azione comune in nove aree: Economia e commercio, Sicurezza e difesa, Cina, Russia, Politica energetica e cambiamento climatico, Democrazia, Tecnologia, Medio Oriente e Nord Africa

Premessa essenziale è che  Stati Uniti, Europa e Canada (e oggi si dovrebbe aggiungere la Gran Bretagna) devono lavorare insieme per rinnovare e riorganizzare nel prossimo precedente la più potente comunità democratica della storia moderna.

Con l'elezione di Joe Biden, l'Europa e il Canada potranno nuovamente contare su un atlantista alla Casa Bianca dopo anni di sfiducia, ma sarebbe un errore pensare che il solo  risultato delle elezioni americane sia sufficiente, perché nel frattempo il mondo non si è fermato. La Cina è sempre più fiduciosa, la Russia aggressiva, l'autoritarismo è in ripresa in troppe aree, e richiede agli Stati Uniti e all'Europa azioni immediate. Il mondo ha bisogno di un'alleanza transatlantica più potente e mirata per guidare una nuova agenda globale.

Secondo gli standard tradizionali, gli Stati Uniti e l'Unione Europea sono le due maggiori economie del mondo, ma la Cina è destinata a superarle nei prossimi anni. Analogamente la NATO rimane l'alleanza militare più forte del mondo, ma è tecnologicamente in ritardo. La nostra capacità congiunta nel campo della scienza, della ricerca e delle tecnologie digitali non ha rivali, per ora. È necessario un rinnovato impegno transatlantico per la libertà umana e la democrazia per salvaguardare questa situazione per le prossime generazioni.

E' possibile un "New Deal" per la comunità transatlantica, unendo nell'azione comune un'America più impegnata a livello globale con un'Europa più autosufficiente e capace di affrontare le sfide alla nostra salute, sicurezza, prosperità e modo di vita. Questo nuovo patto deve iniziare con un cessate il fuoco immediato attraverso le nostre stesse linee, terminando, su tutti i lati, la retorica aggressiva, le sanzioni economiche punitive e le misure normative di esclusione.

Dobbiamo anche sfruttare il nostro potere comune per scoraggiare una Cina più sicura e aggressiva e una Russia cinica e dirompente. Hanno sfruttato troppo a lungo le tensioni transatlantiche. Insieme, dobbiamo opporci alle loro tattiche illiberali in Europa, Africa, Indo-Pacifico e in tutto il mondo. Questa è la sfida dell'Europa tanto quanto quella dell'America.

Il gruppo di lavoro propone tre obiettivi strategici immediati per il 2021, che qui vengono brevemente delineati, e per i quali si avanzano anche proposte concrete:

  1. Ricostruire i legami di fiducia al centro della nostra alleanza e rivitalizzare le nostre democrazie;
  2. Impegnarsi in una strategia comune per affrontare le sfide globali e difendere il liberalismo;
  3. Trasformare la nostra capacità politica, militare, tecnologica ed economica per essere la forza più efficace per la libertà e l'ordine basato su regole in un mondo difficile.

L'impegno per la democrazia liberale è il cuore della comunità transatlantica. Ma dobbiamo fare di meglio per riparare e rafforzare la democrazia in patria contro le minacce interne ed esterne, mentre la difendiamo all'estero.

Le nazioni transatlantiche dovrebbero ripartire dagli impegni chiave che ci uniscono da decenni: l'articolo 5 del Trattato di Washington della NATO; il sostegno condiviso per un'Unione europea forte e orientata a livello globale; e un Regno Unito con la rinnovata volontà di agire in tutto il mondo. E' necessario affrontare la crisi della rappresentanza, nelle nostre democrazie, assicurando che i governi rispondano meglio ai cittadini e affrontino i problemi di disuguaglianza di reddito, inclusione e razzismo.
Dobbiamo anche ridurre le tendenze autoritarie all'interno della nostra regione, comprese Ungheria, Polonia e Turchia, condizionando ad una maggiore democrazia l'erogazione dei fondi di investimento per la sicurezza della NATO e il sostegno finanziario dell'UE. Dobbiamo essere rigorosi con noi stessi nel difendere la democrazia come lo siamo con Mosca e Pechino. Dobbiamo difendere la democrazia e i diritti umani in modo più assertivo in tutto il mondo, contrastando la diffusione dell'autoritarismo russo e cinese.

I problemi prioritari sono dati dalla pandemia, che va affrontata in comune unendo le forze per garantire un accesso equo ai vaccini, e tramite COVAX e l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), e dalla ripresa economica e dall'innovazione. E' arrivato il momento di allineare lo stimolo fiscale e monetario e gli investimenti infrastrutturali per rinnovare la crescita della classe media per la ripresa più rapida possibile. Tutti gli stati transatlantici dovrebbero rimuovere tariffe inutili e misure normative punitive, e impegnarsi a lavorare insieme per rafforzare l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC).
In tema di Sicurezza e difesa la NATO dovrebbe rafforzare la sua capacità di contenere e scoraggiare la Russia in tutti i settori. L'alleanza dovrebbe anche rendere permanenti gli schieramenti e le rotazioni delle truppe in Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania, nonché in Romania e Bulgaria.
Gli Stati Uniti dovrebbero ribaltare la decisione sbagliata di ritirare le forze statunitensi dalla Germania e riallocare le forze all'interno dell'Europa solo in stretta consultazione con gli alleati.
Tutti gli alleati della NATO dovrebbero sforzarsi di mantenere la loro promessa di spendere il 2% del PIL per la difesa entro il 2024.

Di fronte alla Cina le nazioni transatlantiche dovrebbero unire le forze con il Giappone e altre democrazie per presentare un fronte unito nei negoziati commerciali diretti e presso l'OMC. L'approccio predatore della Cina va affrontato rafforzando e armonizzando i meccanismi di screening degli investimenti, istituendo controlli mirati sulle esportazioni per proteggere infrastrutture e tecnologie critiche, ribadendo l'esclusione delle azine controllate dallo stato cinese come  Huawei dalle nostre reti 5G e aumentando la condivisione dell'intelligence. Nei confronti della Russia, le nazioni transatlantiche dovrebbero espandere gli sforzi congiunti per fermare la maligna interferenza elettorale della Russia, le campagne di disinformazione, lo spionaggio e il sabotaggio informatico e opporsi al comportamento destabilizzante di Mosca in Ucraina, Bielorussia, in altri paesi europei e in Medio Oriente. Tutte le sanzioni statunitensi, canadesi, britanniche e dell'UE contro la Russia devono essere mantenute a meno che e fino a quando Mosca non cambierà rotta.
Su Cambiamenti climatici ed energia pulita la comunità transatlantica dovrebbe accelerare e integrare le iniziative di Stati Uniti, Regno Unito, Canada e UE per "ricostruire più verde" e ridurre le emissioni di carbonio; sostenere la ricerca e lo sviluppo congiunti di tecnologie verdi; e guidare obiettivi globali più ambiziosi alla COP26 di Glasgow.
La maggior parte dei membri del gruppo di lavoro ritiene che il progetto Nord Stream 2 e le relative sanzioni dovrebbero essere sospesi di comune accordo all'inizio del 2021. Crediamo tutti che gli Stati Uniti e l'UE debbano risolvere le nostre divergenze su questo controverso progetto in modo amichevole e senza minacce pubbliche. Dobbiamo anche rilanciare le consultazioni per rafforzare la diversità, la ridondanza e la resilienza nell'approvvigionamento energetico dell'Europa.
In materia di tecnologia e regolamentazione digitale, la comunità transatlantica dovrebbe unire le forze per garantire un futuro digitale libero ed equo che protegga i nostri cittadini e i sistemi di governo da influenze maligne, sorveglianza statale e pratiche monopolistiche.
Insieme, dovremmo elaborare un approccio comune alla politica fiscale digitale. Sono necessari una tregua di 12 mesi sui piani fiscali degli Stati membri e la ripresa dei negoziati presso l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo (OCSE). Le sfide in materia di regolamentazione, concorrenza, contenuti e privacy dovrebbero essere affrontate in stretto coordinamento; e dovremmo stabilire insieme standard per plasmare norme globali e bloccare pratiche autoritarie e maligne.
Dovremmo anche rafforzare la sicurezza della rete costruendo controlli interni più forti sugli investimenti in industrie e tecnologie strategiche e bloccando gli investimenti cinesi e altri investimenti non sicuri in tecnologie critiche.

Per soddisfare la nostra visione condivisa, la comunità transatlantica avrà bisogno di nuove istituzioni, nuovi investimenti e nuovi strumenti nel prossimo decennio, sugli argomenti qui delineati:  difesa, commercio, tecnologia, diritti umani e istituzioni multilaterali.
Un forum tecnologico transatlantico sarebbe utile per guidare l'unità degli sforzi su tutte le sfide di sicurezza, economiche e normative di cui sopra e stabilire standard globali che proteggano la privacy, la concorrenza, la trasparenza e l'equità.

Per proteggere gli standard e le istituzioni della democrazia in patria e all'estero è urgente assumere l'iniziativa transatlantica per sostenere le democrazie a rischio, promuovere il liberalismo e la libertà in tutto il mondo. In questo senso è necessaria un'iniziativa congiunta UE-USA-Regno Unito-Canada per fornire un'alternativa alla Belt and Road Initiative (BRI) cinese per promuovere finanziamenti trasparenti e finanziamenti infrastrutturali per i paesi in via di sviluppo.

Le nazioni transatlantiche sono il motore principale del progresso democratico e del potere politico e militare del mondo libero. Insieme e rafforzati, dobbiamo rimanere quella forza globale preminente per la libertà, la sicurezza e la prosperità per gli anni a venire.

Per approfondire

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The Harvard Kennedy School (HKS) and the German Council on Foreign Relations (DGAP) convened a strategy group of experts and former government officials from the United States and Europe over the past year to discuss the crisis in the transatlantic relationship and to propose a strategy to revive an…

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