8 Novembre 2020 La diplomazia del giorno dopo Trump
https://www.foreignaffairs.com/articles/united-states/2020-09-30/foreign-policy-day-after-trump
Rebecca Lissner del Naval War College e Mira Hooper della Yae Law School, su Foreign Affairs attirano l'attenzione sull'importanza della scelta del nuovo presidente USA per il futuro del ruolo degli USA nel mondo.
La prossima amministrazione eredita una nazione più debole e un mondo diviso, ma con l'opportunità per ricostruire e non solo ripensare la politica estera USA dopo quattro anni di crisi dell'ordine internazionale.
L'isolazionismo e la nostalgia per il vecchio sistema non servono gli interessi americani, per i quali è necessaria una visione positiva del sistema delle alleanze in un "mondo aperto". Gli USA pssono restare sicuri e prospero solo con un sistema internazionale libero e aperto. Un mondo in cui gli Stati Uniti prendano atto delle ambizioni di competitor come la Cina, affermando la propria forza resistendo alla tentazione di allargare la propria sfera di influenza economica, militare e doplomatica.
Si tratta di costruire l'ordine internazionale del nuovo millennio in cui gli USA lavorino con tutte le altre nazioni per affermare regole e norme che prevengano ogni forma di autoritarismo e violenza. Il raggiungimento di questo obbiettivo passa per l'allargamento delle alleanze e la collaborazione in ogni campo.
Il Dipartimento di Stato deve essere rivitalizzato, togliendolo dalla soggezione alla politica presidenziale, e le scelte militari, dal budget alla strategia, devono essere coenti con la strategia nazionale.
L'alternativa è un aumento del caos internazionale e l'abbassamento del livello di sicurezza nazionale, e quel che più conta significherebbe che l'era di trum non è davvero finita