22 Novembre 2020 Aggiornamento sulle cause promosse da D. Trump
I risultati affluiscono dagli uffici elettorali di ogni contea all’ufficio dello stato, generalmente gestito dal Segretario di stato.
Ogni Stato ha tempo fino all'8 dicembre 2020 per certificare il risultato dopo la risoluzione di eventuali controversie, benché per la lunghezza delle procedure abbia una data limite precedente per concludere il procedimento e certificare il voto. Entro il 15 Dicembre deve pervenire una comunicazione scritta con l’indicazione dell’assegnazione dei delegati di ciascuno stato, diretta al Presidente del Senato e al Segretario di stato federale (quest’ultimo non ha più effettiva competenza, è solo un retaggio del passato). Quindi il Congresso si riunirà il 6 gennaio 2021 per la conta dei voti espressi dei delegati e la proclamazione del risultato. Se un candidato avrà ricevuto 270 o più voti elettorali. Il candidato vincitore sarà a quel punto ufficialmente “Presidente eletto” e presterà giuramento il giorno dell'inaugurazione, il 20 gennaio 2020.
il Presidente Trump non ha quasi nessuna possibilità di ribaltare il risultato provvisoriamente annunciato delle elezioni, secondo le opinioni prevalenti degli esperti e dei media, che includono anche siti e testate tradizionalmente conservatori che hanno sin qui sostenuto il Presidente (Fox News - Los Angeles Times – Las Vegas Sun) e continuano ad avversare i Democratici. Tutti i ricorsi sono stati respinti dai tribunali, e gli osservatori escludono l’ipotesi, teoricamente possibile, che Trump riesca a convincere qualche stato a nominare delegati che smentiscano il voto certificato dagli uffici elettorali. La campagna mediatica del Presidente, e il contenuto spesso puramente politico e propagandistico dei ricorsi sin qui respinti, mirano comunque ad accreditare l’idea genericamente complottista che la corsa elettorale sia stata truccata. Questa posizione costituzionalmente discutibile del presidente Trump sta screditando l’immagine della democrazia americana, minando la fiducia del pubblico nel sistema elettorale e instillando, in particolare nell’elettorato repubblicano, l'idea che Biden sarà un presidente illegittimo.
L’impressione prevalente, tralasciando la complessa psicologia dell’uomo Trump, è che, ci sia la precisa volontà di delegittimare la presidenza Biden, iniziando immediatamente la nuova campagna elettorale per il 2024. E per aprire le campagne per le elezioni di mid-term del 2022, che avrenno un’importante anticipazione in gennaio 2020 con l’elezione suppletiva in Georgia, che sarà decisiva per il controllo del Senato nei prossimi due anni.
Anche per questo si può dare scontato che il prossimo quadriennio vedrà il permanere di una grave incertezza dell’America. Ciò che non può non porre interrogativi agli alleati sul futuro nel medio periodo della situazione internazionale, considerato che Russia e Cina si stanno affrettando a riempire i vuoti lasciati dagli USA in Africa e Asia. E anche l’Europa è a rischio, stretta fra Brexit, veti incrociati e populismi vari.
SITUAZIONE NEGLI STATI IN CONTESTAZIONE
AL 21 11 2020
STATO |
Situazione |
Data
limite certificazione |
ARIZONA |
Il Giudice del Circuito federale dell’Arizona ha respinto il 19
novembre la richiesta dei legali di Trump di effettuare un conteggio manuale
dei voti della Maricopa County, che include l’area metropolitana di Phoenix. Una prima richiesta presentata davanti a una corte locale era già
stata respinta il 13 novembre, perché il numero di voti contestabili non era
tale da poter rovesciare il risultato. Un audit presentato dall’ufficio elettorale statale ha dimostrato la
coerenza dei voti registrati con le schede elettorali considerate. |
30 Novembre |
GEORGIA |
Il Segretario di stato e il Governatore, entrambi Repubblicani, dopo
l’esito del conteggio manuale di tutti i voti (5 milioni), hanno perfezionato
la procedura e certificato il 19 Novembre l’assegnazione a J. Biden dei
Delegati dello stato. Il governatore ha invitato, ad abundantiam, il Segretario di Stato a
presentare un audit a campione sulla coerenza delle firme degli elettori. Il Partito Repubblicano ha ha richiesto il 21 Novembre un nuovo
conteggio, come permesso dalla legge statale quando il margine fra i
candidati è inferiore a 1%. Il nuovo conteggio manuale verrà condotto a spese
dello stato. Il ricorso presentato dal legale di Trump Lin Wood jr. che pretendeva
che il voto fosse stato inficiato da un cambio di regole da parte
dell’ufficio elettorale, è stato respinto il 18 novembre dal Giudice Steven
D. Grimberg, nominato dal Presidente Trump. |
Voto già certificato |
MICHIGAN |
Il Giudice Federale della Wayne County Timothy Kenny il 13 novembre
ha respinto la richiesta repubblicana di modificare il conteggio dei voti. Nella stessa contea, che include Detroit, I funzionari elettorali
hanno certificate il voto per J. Biden, ma il giorno successive I due
funzionari di nomina repubblicana hanno ritirato la loro adesione. Il
Presidente Trump, come confermato dalla Casa Bianca, ha telefonato a uno dei
due funzionari per esprimere solidarietà. Il 20 Novembre il Presidente ha
ricevuto alla Casa Bianca una delegazione di parlamentari dello stato, che
gli avrebbero spiegato come sia impensabile cambiare il voto popolare. |
23 Novembre |
NEVADA |
Il 6 Novembre il Giudice Federale Andrew Gordon ha respinto il
ricorso del Partito Repubblicano che chiedeva un giudizio di “improprietà”
nell’uso dei macchinari elettorali. I legali di Trump hanno preannunciato l’intenzione di ricorrere alla
Corte Suprema del Nevada, ma ancora il ricorso non è stato depositato. Il 21 Novembre l’ azione giudiziaria diretta a ottenere
l’annullamento dell’elezione, è stata respinta dal giudice della Corte
Distrettuale Gloria Sturman. L’azione era stata promosso dall’associazione
pro Trump “Election Integrity Project”,. ed era diretta ad inibire al
Segretary di Stato del Nevada Barbara la certificazione del risultato
favorevole a Biden. Cegavske è un funzionario elettivo appartenente al
Partito Repubblican. |
24 Novembre |
PENNSYLVANIA |
I ricorsi originariamente presentati nelle contee di Lafayette e
Lancaster, sono stati ritirati, e ripresentati con modifiche sostanziali il 9
Novembre nella contea di Williamsport. Il nuovo ricorso è stato presentato da nuovi avvocati dopo che un
primo studio legale ha rinunciato al mandato senza rendere noto il motivo. In occasione della prima udienza a Williamsport, il Giudice federale
C Matthew W. Brann ha mostrato il suo scetticismo sulle richieste dei
querelanti, dopo avere chiesto ripetutamente quanto inutilmente ai legali di Trump di presentare le prove dei
brogli che dovrebbero impedire al responsabile statale del procedimento
elettorale, Kathy Boockvar, di certificare il risultato. La decisione del Giudice è attesa il 23 Novembre. |
23 Novembre |
WISCONSIN |
Il ricorso presentato per dimostrare l’utilizzo di voti illegali, e
altre forme di frode, è stato ritirato il 16 Novembre. I legali che avevano presentato il ricorso hanno declinato ogni
spiegazione a causa del rapporto privilegiato con i loro clienti, che erano
due finanziatori locali della campagna di Trump, Michael Langenhorst e James
Bopp, Jr.. Il Partito Repubblicano ha ottenuto di procedere al riconteggio
totale dei voti, pagandone il cui costo di 3 milioni US $ verrà finanziato
con i fondi del comitato elettorale pro Trump. Il conteggio è iniziato con il rifiuto dei funzionari locali di
escludere 80.000 voti giunti per posta, che quindi saranno conteggiati. |
1 dicembre |