Ancora sulle riforme delle norme elettorali negli Stati Uniti
Voci dall'America

Ancora sulle riforme delle norme elettorali negli Stati Uniti

Dopo la violenta e un pò surreale stagione succeduta alle elezioni di novembre 2020, il sistema elettorale americano è in piena transizione, fra il tentativo del Presidente Biden di aumentare le garanzie relative al diritto di voto (vedi post del 14/03/2021), e le iniziative statali che vanno in senso opposto (vedi post del 28/03/2021).

L'ultima di queste, la nuova legge della Georgia, oscurantista e anacronistica, ha causato una immediata indignazione, portando il 28 marzo la NAACP (National Association for Advancement of Colored People) a citare il governo della Georgia davanti a un giudice federale. La legge è stata oggetto di una puntuale e severa analisi di Nick Corasaniti e Reid J. Epstein del New York Times, che hanno individuato nella nuova norma 16 disposizioni che ostacolano il diritto di voto solo per alcune categorie di cittadini georgiani, diminuiscono i poteri dei funzionari statali e locali a favore delle istanze politiche dello stato. Secondo gli autori "I legislatori e il governatore repubblicani hanno affermato in modo brutale il potere di parte nella gestione delle elezioni, rendendo più difficile il voto per assente e creando restrizioni e complicazioni come rimedio alle recenti vittorie dei democratici nello stato".

La battaglia continua a dimostrazione che la dicotomia che regge il sistema democratico americano è ancora vitale, anche se alcuni settori reazionari, i suprematisti bianchi ed i nativisti, vorrebbero sotterrare la stagione dei diritti per tutti.

Nella stessa Georgia che strizza l'occhio al Ku Klux Clan, qualcosa si muove, anche se con grande ritardo, su pressione dell'opinione pubblica: è stato approvato e attende la firma del governatore repubblicano Brian Kemp, il disegno di legge, che renderebbe la Georgia il primo stato a muoversi verso l'abrogazione della legge che limita i casi di arresto di un cittadino. La legge, che risale al 1863,  riserva ad un giudice la decisione sull'arresto di un cittadino anche se colto in flagrante delitto. Era nata per consentire ai cittadini bianchi di catturare gli schiavi in fuga verso nord, e in seguito è stata utilizzata per giustificare centinaia di linciaggi. Nel 2020 la polizia ed il procuratore distrettuale non arrestarono gli aggressori di Ahmaud Arbery, un venticinquenne afro americano che fu inseguito e ucciso mentre faceva jogging da tre uomini che sospettavano fosse un ladro. I tre furono poi messi sotto accusa da un grand jury, e sono in attesa di processo. Nel voto al Congresso statale, i repubblicani si sono schierati con i democratici a sostegno del disegno di legge, ma i critici dicono che il sostegno dei serve a mascherare le recenti mosse volte a limitare pesantemente l'accesso al voto e limitare la capacità di voto dei cittadini neri.

Sempre fra gli stati del sud, che sembrano il principale campo di battaglia, Florida e Texas sono pronti a promuovere una legislazione simile a quella georgiana, mentre la rigida legge sull'identificazione degli elettori vigente in Alabama viene utilizzata come modello altrove.

La Virginia sta muovendo nella direzione opposta. Il governatore democratico, Ralph Northam, questa settimana ha rafforzato un pluriennale sforzo per un maggiore accesso al voto, firmando una legislazione radicale che recepisce gli elementi cardine del Voting Rights Act federale, pur indeboliti dalla maggioranza conservatrice della Corte Suprema già nella sentenza Shelby County v. Holder (US 133) nel 2013.

Unica tra gli stati dell'ex Confederazione, la Virginia è diventata un baluardo del diritto di voto, incoraggiando sempre più i suoi cittadini - soprattutto le persone di colore - a esercitare i loro diritti democratici. Nel giro di pochi mesi la Virginia ha abrogato la legge statale sull'identità degli elettori, ha confermato il termine di 45 giorni per voto in assenza senza limitarne le motivazioni, ha reso il giorno delle elezioni una festa nazionale e ha introdotto la registrazione automatica come elettore per chiunque ottenga una patente di guida della Virginia.
Un risultato straordinario in uno stato con una lunga storia di segregazione e leggi orientate a limitare il voto su base razziale.

Possiamo aspettarci che queste manovre legislative continuino per i mesi che ci separano dalle prossime elezioni politiche, nell'autunno del 2022.

MATERIALI

https://www.nytimes.com/2021/04/02/us/politics/georgia-voting-law-annotated.html?campaign_id=56&emc=edit_cn_20210402&instance_id=28821&nl=on-politics-with-lisa-lerer&regi_id=119078463&segment_id=54809&te=1&user_id=2a74dd3700f65ab51d36c973a13b01b1

https://www.supremecourt.gov/opinions/12pdf/12-96_6k47.pdf

https://www.theguardian.com/us-news/2021/mar/31/georgia-citizens-arrest-law-ahmaud-arbery

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