Controllo delle armi: buone intenzioni, realtà preoccupante
Con una sentenza destinata a rinfocolare la discussione sul controllo delle armi negli USA, il 5 giugno il giudice distrettuale Roger Benitez di San Diego, ha cassato la legge della California del 1989 che vieta la vendita di armi d'assalto.
Secondo il giudice Benitez, le limitazioni sulle armi d'assalto privano i californiani del diritto di possedere armi previsto dal Secondo emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti. Oltre a riprendere le già ampiamente criticate motivazioni avanzate dal giudice A. Scalia, secondo il giudice californiano le armi d'assalto come il tristemente famoso fucile mitragliatore d'assalto AR-15, sono come un coltellino svizzero: "una perfetta combinazione di arma per la difesa domestica e equipaggiamento per la difesa della patria". In base a questo paragone, che comunque la si pensi farà rivoltare nella tomba Thomas Paine padre del "Common sense" americano, il giudice Benitez ha emesso un'ingiunzione permanente, che disapplica la legge della California, che pure aveva oggettivamente inciso sul tasso di mortalità per arma da fuoco, che era diminuito dal 2000 ad oggi.
La sentenza arriva a poche settimane dall'intervento del Presidente Biden sull'argomento, dopo l'ultimo massacro di San Josè (California). Biden ha detto che nessuna norma costituzionale è esente dalla possibilità di miglioramento, e che nessuna delle misure a cui pensa in questa materia è in contrasto con il Secondo Emendamento.
Mentre le vendite di armi sono in aumento da decenni - spesso aumentano negli anni delle elezioni e dopo crimini di alto profilo - gli americani negli ultimi mesi hanno fatto un'insolita e prolungata corsa all'acquisto alimentata dalla pandemia, dalle proteste della scorsa estate e dalle paure da esse alimentate.
Nel marzo 2020 secondo i dati federali, gli acquisti di armi hanno superato il milione in una settimana per la prima volta da quando il governo ha iniziato a censirli nel 1998. E gli acquisti sono continuati, mentre infuriavano le proteste "Black lives matter" dell'estate e le elezioni di autunno, fino al record del 2021, con 1,2 milioni di armi vendute in un mese. "Questa impennata negli acquisti è diversa da qualsiasi altra cosa che abbiamo mai visto", ha affermato il dottor Garen J. Wintemute, ricercatore presso la Davis Università of California.
Non solo le persone che avevano già delle pistole ne hanno comprate altre, ma anche le persone che non ne avevano mai possedute le hanno comprate. Nuovi dati della Northeastern University e dell'Harvard Injury Control Research Center, mostrano che circa un quinto di tutti gli americani che hanno acquistato armi l'anno scorso erano proprietari di armi per la prima volta. E i dati hanno mostrato che i nuovi proprietari avevano meno probabilità del solito di essere maschi e bianchi. La metà erano donne, un quinto erano neri e un quinto erano ispanici.
In tutto, i dati hanno rilevato che il 39% delle famiglie americane possiede armi. Questo è in aumento rispetto al 32% del 2016, secondo il General Social Survey, un sondaggio condotto da un centro di ricerca dell'Università di Chicago. I ricercatori hanno affermato che é troppo presto per dire se l'aumento rappresenta un'inversione di tendenza rispetto agli ultimi 20 anni, in cui la curva della proprietà di armi era sostanzialmente piatta.
"Gli americani fanno una corsa agli armamenti contro sé stessi", ha detto il consigliere comunale Marqueece Harris-Dawson, che rappresenta South Los Angeles, dove l'ondata di violenza armata è stata particolarmente acuta. "All'inizio della pandemia c'era una corsa alle armi tanto quanto alla carta igienica".
Ora il dibattito sulle armi è, ancora una volta, al centro della scena politica americana, questa volta in un momento di inasprimento delle divisioni politiche e di crescente sfiducia. E questo malgrado la crisi della tradizionale lobby pro armi, la NRA, bloccata da un anno da lotte interne e indagini per corruzione. Le vendite di solito aumentano intorno alle elezioni, ma questa volta il volume è notevole. Questo dà un significato preoccupante al modo in cui gli americani si vedono l'un l'altro, come persone da cui è bene proteggersi.
Mentre i partiti politici del paese si allontanano fra loro, e divergono in materie discriminanti, come il diritto di voto e l'aborto, le armi da fuoco non fanno eccezione. Questo mese, il Texas è diventato il ventesimo stato ad approvare una legge che dice che non è richiesto un permesso per portare una pistola nascosta. L'Illinois e la stessa città di San Jose, dove nove persone sono state uccise in una sparatoria, stanno valutando le conseguenze di un aumento della tassazione sulle munizioni e su alcuni tipi di armi.
Non c'è un unico motivo per l'impennata, ma gli scienziati sociali indicano molti potenziali driver. "C'è un crollo della fiducia e un crollo in una realtà condivisa e comune", ha detto Lilliana Mason, politologa dell'Università del Maryland che scrive di violenza politica. "C'è anche tutto questo cambiamento sociale, e il cambiamento sociale è spaventoso".
Molti dipendenti dei negozi di armi hanno riferito che l'anno scorso hanno stabilito record di vendite e hanno anche notato tipologie di acquirenti del tutto nuove e anomale. Thomas Harris, un ex agente delle forze dell'ordine che lavora al banco delle armi allo Sportsman's Warehouse di Roanoke, in Virginia, ha affermato che intorno a marzo dello scorso anno, i nuovi clienti sono colletti bianchi, come impiegati di imprese di assicurazione e società di software. Ha detto che molti degli acquirenti non erano conservatori e la maggior parte non aveva mai maneggiato una pistola. Il loro non sarebbe di portare la pistola in giro in pubblico, ma di tenerla a casa, a testimonianza di una diffusa, crescente insicurezza
Northeastern e Harvard University hanno condotto un sondaggio in aprile 2021 su 19.000 persone. I ricercatori hanno scoperto che circa il 6,5% degli adulti americani ha acquistato armi nel 2020, ovvero circa 17 milioni di persone. Era in aumento rispetto al 5,3% sul 2019, ha affermato il dott. Matthew Miller, professore di epidemiologia alla Northeastern, che ha condotto lo studio con Deborah Azrael, ricercatrice ad Harvard. Mentre circa un quinto degli acquirenti di armi lo scorso anno erano acquirenti per la prima volta, la quota era più o meno la stessa nel 2019, ha affermato, suggerendo che la tendenza non è iniziata con la pandemia. Per quanto riguarda i proprietari di armi in generale nel 2021, il 63% era di sesso maschile, il 73% era bianco, il 10% era nero e il 12% era ispanico.
La pandemia ha accelerato una tendenza all'aumento delle vendite di armi. Secondo The Trace, una testata giornalistica specializzata, gli acquisti sono aumentati costantemente negli ultimi dieci anni, con un balzo all'inizio del 2013, dopo la sparatoria di Sandy Hook. Le vendite non sono cambiate molto sotto l'ex presidente Donald J. Trump, ma sono esplose nel 2020, con un aumento del 64 percento rispetto all'anno precedente. Il picco mensile è stato raggiunto in giugno, quando le proteste si sono diffuse in tutto il paese dopo l'omicidio di George Floyd. Il ritmo è continuato quest'anno: gli americani hanno acquistato più di 2,3 milioni di armi a gennaio, il dato più alto dallo scorso luglio, secondo The Trace. E nel complesso nel primo trimestre, le vendite sono aumentate del 18%, rispetto al primo trimestre del 2020. Secondo alcune stime, il numero totale di armi in circolazione raggiungerebbe i 400 milioni, quasi due per ogni americano, dalla culla alla rianimazione.
Ma mentre la ricerca ha dimostrato che una maggiore prevalenza di armi da fuoco è associata a un più alto tasso di morti per armi da fuoco, incluso il suicidio, resta privo di risposta l'interrogativo se un improvviso aumento delle vendite di armi provochi un corrispondente aumento della violenza armata.
Il Dr. Wintemute, dell'Università della California, analizzando i dati federali da gennaio 2018 fino ai primi mesi della pandemia, ha concluso che più violenza si è verificata negli stati in cui gli acquisti di armi sono aumentati di più, ma che molti sono i fattori in gioco, inclusa crisi economica e perdita di posti di lavoro, e che non è possibile stabilire con certezza da cosa la vendita di armi sia stata trainata. Tuttavia, secondo lo studioso, l'aumento degli acquisti è preoccupante, vista la forte crescita degli omicidi lo scorso anno, in aumento di un quarto, secondo i dati dell'F.B.I. La stragrande maggioranza degli omicidi negli Stati Uniti sono causati da armi da fuoco. Il balzo è continuato quest'anno, con un aumento di circa il 18% in un campione di 37 città nei primi tre mesi, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Storicamente, tuttavia, il tasso è ancora molto al di sotto di quelli degli anni '90. Gli omicidi a Los Angeles sono aumentati del 36% l'anno scorso, e la città non vede tregua nella violenza armata. Fino a metà maggio, il numero delle vittime di sparatorie è aumentato del 68%, mentre il numero di sparatorie segnalate è aumentato del 56%. Il capo del dipartimento di polizia di Los Angeles, Michel Moore, ha dichiarato che i suoi uomini hanno sequestrato più di 3.000 nei primi quattro mesi del 2021, in media 25 armi al giorno, e che gli arresti per possesso illegale di armi sono aumentati del 60% quest'anno.
I sostenitori del controllo delle armi affermano che più armi in circolazione significa automaticamente più americani che muoiono per le armi da fuoco e che normative più severe e una campagna di riacquisto di armi dai privati salverebbero vite umane. I sostenitori dei diritti delle armi affermano che le restrizioni finiscono per ostacolare i cittadini rispettosi della legge e chiedono invece più poteri per la polizia. Secondo Mark Rosenberg, un epidemiologo del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo degli infortuni presso i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie ci sono troppe armi, e che sono interventi normativi che riducono la violenza armata proteggendo allo stesso tempo i diritti dei possessori di armi.
Vista con occhi europei questa discussione non ha senso logico, ma per le tradizioni americane è una continuazione della divisione culturale della nazione, e rappresenta una nuove fonte di contrasto, a fronte di una realtà comunque preoccupante.
APPROFONDIMENTI
https://edition.cnn.com/2021/06/05/us/california-gun-ban-overturned/index.html
https://www.nytimes.com/2021/05/29/us/gun-purchases-ownership-pandemic.html