Il Team economico di J. Biden
Voci dall'America

Il Team economico di J. Biden

La formazione definitiva del gabinetto di J. Biden è in ritardo, a causa prima del rifiuto di D. Trump di collaborare nella transizione, poi del processo di impeachment contro l'ex Presidente . E' ancora presto quindi per dare una valutazione d'insieme del gabinetto, ma grazie alle nomine non soggette al vaglio del Senato, è possibile iniziare a farsi un'idea dello staff che dirigerà la politica economica americana.

La figura chiave da ogni punto di vista è quella del nuovo Segretario al Tesoro JANET YELLEN, già confermata dal Senato. Proprio nell'udienza di fronte alla Commissione senatoriale Yellen ha sorpreso gli osservatori aprendo all’ipotesi di un’emissione di Treasury Bond a 50 anni, dopo essersi pronunciata nel novembre 2017 contro l'allargamento del debito pubblico.  Ha accontentato i liberals, dichiarando che alcuni hedge funds “hanno pericolosi livelli di leverage”. Ha guadagnato l'attenzione generale dicendo che di fronte a una crisi come quella attuale e alla prospettiva di tassi bassi per un periodo ancora lungo, gli Usa dovrebbero "agire alla grande" (should act big), E ha attaccato le criptovalute definite un elemento di grande preoccupazione per il collegamento a fenomeni come il finanziamento del terrorismo e il riciclaggio di denaro. Un deciso salto di qualità, che dimostrerebbe come Yellen potrebbe rivelarsi nel nuovo incarico più sensibile alle istanze propriamente politiche, di quanto non abbia fatto nella precedente esperienza alla FED. Dopo essere stata equidistante dai liberisti che hanno dominato gli ultimi anni, come dagli economisti più progressisti, e avere ancora lo scorso febbraio celebrato in un discorso i benefici della globalizzazione, Yellen sarà determinante perché l'amministrazione riesca a gestire l'economia americana in coerenza con la politica industriale e lo stile inclusivo che sono nei programmi di Biden .

Yellen dovrà anche trovare la sintesi fra due orientamenti che emergono guardando ai funzionari sin qui nominati, quasi tutti veterani dell'amministrazione Obama.

Da un lato un gruppo di radicali, impegnati nella riforma del sistema economico

JENNIFER GRANHOLM, scelta come segretario all'energia; dal 1999 al 2003 procuratore generale, poi governatore del Michigan. dal 2003 al 2011, si è segnalata per aver favorito creazione di posti di lavoro nel settore dell'energia pulita in America, determinante nel creare condizioni ottimali per l'industria automobilistica statunitense, e preparare l'agglomerato urbano di Detroit per un futuro di energia pulita.

KATHERINE TAI, scelta come rappresentante commerciale degli Stati Uniti, ha lavorato in diversi ruoli presso vari studi legali privati, nonché presso i tribunali distrettuali del Distretto di Columbia e del Maryland. Ha conseguito la laurea in storia presso la Yale University e si è specializzata presso la Harvard Law School. Tai ha poi avuto una carriera governativa, iniziando come consulente generale associato nel 2007, poi diventando consigliere capo per China Trade Enforcement nel 2011. In quest'ultimo ruolo, è stata responsabile del contenzioso di Washington contro la Cina presso l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), stabilendo un ottimo rapporto con il Congresso. Ha svolto un ruolo chiave nei negoziati tra i Democratici al Congresso e l'amministrazione Trump sul nuovo accordo commerciale con Messico e Canada, noto come USMCA ed entrato in vigore il 1 ° luglio 2020.

JARED BERNSTEIN, consigliere economico di Biden, entrato a far parte del Center on Budget and Policy Priorities nel maggio 2011 come Senior Fellow. Dal 2009 al 2011, Bernstein è stato capo economista e consigliere economico del vice presidente Joe Biden, direttore esecutivo della Task Force della Casa Bianca sulla classe media e membro del team economico del presidente Obama.

CECILIA ROUSE, nominata alla direzione del Counci of economic adviser. Rouse, la prima persona di colore a ricoprire la carica, vanta un dottorato in economia ad Harvard ed è stata preside della Princeton School of Public and International law. Membro dello stesso comitato durante l'amministrazione Clinton, e nei primi due anni dell'amministrazione Obama, quando ha contribuito ai progetti per l'aumento dei posti di lavoro e gli stimoli fiscali dopo la recessione del 2007-2009. È autrice di numerose pubblicazioni di politica economica e di studi sulla realizzazione di pari opportunità nel sistema scolastico nazionale.

L'ala più liberista è rappresentata da

BRIAN DEESE, direttore del National Economic Council (NEC).  Laureato in scienze artistiche al Middlebury College e in giurisprudenza alla Yale Law School, Deese era un senior fellow presso la Harvard Kennedy School, poi ha lavorato al Center for American Progress e al Center for Global Development. E' stato responsabile globale degli investimenti sostenibili presso BlackRock Inc. Dal 2015 al 2017 è stato consulente senior della Casa Bianca con il presidente Barack Obama. Tra il 2009 e il 2015 ha ricoperto diversi incarichi alla Casa Bianca, tra cui quello di assistente speciale per la politica economica del presidente Obama a seguito della crisi finanziaria del 2008, come vicedirettore di il Comitato Esecutivo Nazionale e come vicedirettore e direttore facente funzione dell'Office of Management and Budget. Negli anni di Obama ha svolto un ruolo cruciale nello sviluppo del salvataggio dell'industria automobilistica statunitense a seguito della crisi finanziaria, nonché nella negoziazione dell'Accordo sul clima di Parigi.
Deese sarà responsabile del coordinamento del processo decisionale sulle questioni economiche sia nazionali che internazionali. Il  National Economic Council fornisce inoltre consulenza di politica economica al presidente, assicurando che le decisioni sui programmi politici siano in linea con gli obiettivi economici del presidente
I settori ambientalisti hanno criticato la nomina di Deese per la sua passata attività presso BlackRock, il più grande asset manager del mondo, che non avrebbe fatto abbastanza per spingere verso la diversificare rispetto ai combustibili fossili.
Un'indiscrezione sembra confermare la leadership di Deese nel team economico di Biden: durante la transizione, in un briefing economico settimanale, Deese ha modificato l'intestazione del documento, mettendo il suo nome in cima al documento, e spostando Cecilia Rouse in posizione subordinata, sollevando una lieve irritazione ma nessuna aperta opposizione. Segnali deboli su chi detiene il potere nella nuova amministrazione.

ADEWALE WALLY ADEYEMO, vice segretario ai trasporti, Adeyemo, presidente della Fondazione Obama dall'agosto 2019. Adeyemo ha conseguito la laurea presso l'Università della California a Berkeley e un dottorato in giurisprudenza presso la Yale Law School. Durante il mandato del presidente Barack Obama, Adeyemo era il vicedirettore del Consiglio economico nazionale, assistente segretario per i mercati internazionali e lo sviluppo presso il Dipartimento del Tesoro; vice capo di gabinetto del dipartimento del tesoro nel 2012; e capo del personale dell'Ufficio per la protezione finanziaria dei consumatori per 16 mesi, a partire dal 2010. Dopo aver lasciato la Casa Bianca, è stato consulente senior presso BlackRock, la società di investimento globale, e il Center for Strategic and International Studies.

DAVID KAMIN, vicedirettore del National Economic Council alla Casa Bianca. Professore alla New York University,  Kamin è specialista di bilancio e politica fiscale e ha al suo attivo numerosi studi su aree come la tassazione del capitale, la pianificazione fiscale, le opzioni di riforma fiscale, la sicurezza pensionistica e il processo di bilancio. Kamin ha lavorato nell'amministrazione Obama dal 2009 al 2012 come assistente speciale del presidente per la politica economica, lavorando per coordinare le politiche fiscali e di bilancio. In precedenza, è stato assistente speciale e successivamente consigliere del direttore dell'Ufficio di gestione e bilancio. Kamin ha anche lavorato presso la commissione per lo sviluppo economico e il Centro per il bilancio e le priorità politiche.

STEVE RICCHETTI, consigliere speciale del Presidente, ex responsabile della campagna presidenziale di Joe Biden. Ricchetti si è laureato alla Miami University e alla George Mason University School of Law. E' stato direttore esecutivo del Comitato per la campagna senatoriale democratica. Durante l'amministrazione Clinton, Ricchetti è stato vice capo di gabinetto e vice assistente del presidente per gli affari legislativi. Ha poi fondato una società di consulenza politica e relazioni governative indipendente. Durante l'amministrazione Obama, Ricchetti è stato assistente del presidente e capo di gabinetto di Joe Biden.

Gli argomenti concreti su cui questi funzionari dovranno coordinarsi sono in parte già chiari:

  • la creazione di posti di lavoro nel settore manifatturiero: durante il primo decennio di questo secolo l'occupazione in questo settore trainante dell'economia ha subito un brusco calo a causa del cosiddetto "shock cinese", un'ondata di importazioni cinesi che hanno ridotto la produzione interna. Dai 18 milioni di addetti stabili dal 1965 al 2000, oltre tre milioni di posti di lavoro sono stati persi dal 2001 al 2007, per poi conoscere una lenta ripresa dopo la recessione del 2007-2009, e poi da una lenta ripresa. Questi numeri hanno contribuito alla diffusione del populismo e del nazionalismo economico, insieme alle forma aggressive assunte dalla concorrenza cinese, alimentata dalla politica monetaria del governo comunista che ha lasciato andare alla deriva il valore della sua valuta per rendere più facili le esportazioni, danneggiando ulteriormente le imprese americane;
  • la definizione del "patto commerciale", inserito nel sistema federale denominato "Buy American", firmato con un ordine esecutivo da Joe Biden il 29 gennaio 2021, che è decisivo nelle relazioni commerciali sia con la Cina che con gli alleati tradizionali degli USA. Il patto consente anche alle agenzie federali di trattare aziende di una decina di nazioni come se fossero fornitori americani, in base alle loro relazioni commerciali con gli Stati Uniti;
  • il programma di investimenti per la politica industriale, che andranno prianificati anche in relazione all'andamento della pandemia e alle priorità date alla lotta al cambiamento climatico  (400 miliardi di dollari solo per incentivi per le auto elettriche, secondo il massimo consigliere economico di Biden);
  • la riqualificazione edilizia e all'ammodernamento dei trasporti.

Sentiremo parlare molto nei prossimi mesi di questi argomenti e di questi protagonisti dell'amministrazione Biden.

Materiali

https://joebiden.com/build-back-better/

https://www.nytimes.com/2021/01/19/us/politics/janet-yellen-confirmation-hearing.html

https://www.hollandhart.com/files/buying-american-country-of-origin-requirements-in-us-government-contracts.pdf

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