Primarie verso le elezioni di mid term: il caso Hawaii
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Primarie verso le elezioni di mid term: il caso Hawaii

Nel prossimo novembre le elezioni di mid term rinnoveranno parzialmente la Camera dei Rappresentanti ed il Senato degli Stati Uniti, attualmente rette da una ristretta maggioranza del Partito Democratico. Come nella tradizione politica americana i candidati alle elezioni saranno scelti con le elezioni primarie locali.

Il 12 agosto i cittadini delle Hawaii potranno scegliere i candidati che si confronteranno il prossimo 8 novembre 2022. Lo stato del Pacifico è tradizionalmente una roccaforte democratica: dal 1959, anno di adesione agli Stati Uniti, solo in due occasioni alle Hawaii il candidato repubblicano alle presidenziali ha ottenuto la maggioranza dei consensi nelle isole del Pacifico. Nel 1972 Richard Nixon, e nel 1982 Ronald Reagan. Attualmente l'intera delegazione dello stato al Congresso è democratica (due Rappresentanti, Ed Case , Kai Kahele e due Senatori: Brian Schatz , Mazie Hirono), così come democratico è il governatore. Nelle elezioni intermedie di novembre saranno in gioco un posto da rappresentante e uno da senatore.
Nello stato vigono regole flessibili per il voto anticipato e per corrispondenza, quelle stesse regole che sono state falsamente contestate come truffaldine da D. Trump nel 2020. Per le primarie di agosto gli elettori registrati riceveranno la scheda elettorale prima del 26 luglio, mentre per l'appuntamento di novembre la data limite é il 21 ottobre.

Anche se Hawaii non é in bilico fra i due partiti maggiori, rappresenta un caso interessante. Con una popolazione di 1.425.000 abitanti sparsi sui 28.000 chilometri quadrati delle 8 isole maggiori poste a oltre 4.000 chilometri dalla costa californiana. La posizione strategica, sancita dalla storia con il primo drammatico atto della Seconda Guerra Mondiale (Pearl Harbour), fa delle Hawaii un avamposto essenziale verso i mercati asiatici, e mantiene la fama che ne ha fatto "la porta del Pacifico" per il commercio americano.

La popolazione è composta:

Per etnia
Bianchi: 25.4%
Afro Americani: 2%
Asiatici: 37.7%
Nativi Americani: 0.2%
Isole del Pacifico: 9.9%
Doppia etnia: 23.7%
Ispanici : 9.9%

Per educazione
High school : 91%
College graduation rate: 30.8%

Per reddito
Reddito medio: $69,515
Sotto il livello di povertà: 11.6%

Fonte: U.S. Census Bureau, "American Community Survey"

I candidati alle primarie repubblicane per tentare la difficile impresa di strappare ai democratici un seggio al senato sono Steven Bond, Wallyn Christian, Timothy Dalhouse, Asia LaVonne, Bob McDermott. Del tutto esemplare il profilo di Timothy Dalhouse: nato in Virginia, si è stabilito alle Hawaii per prestare servizio nel corpo dei marines, dal 1985 al 2009. Diplomato a Memphis e alla Southern Illinois University, si è laureato alla Trident University International. Lasciato il servizio attivo si è impegnato nel settore privato fondando la società PM-ProLearn attiva nel settore della ricerca e gestione del personale e della formazione. Intervistato sui principi base della sua campagna e della sua futura azione in caso di successo, l'ex marine ha indicato tre priorità: LEADERSHIP - Ho guidato i marines statunitensi nelle operazioni di supporto al combattimento e ho guidato un team aziendale come CEO. Porterò reali capacità ed esperienza di leadership al Senato degli Stati Uniti; VISIONE - Ho creato da zero un'attività di successo e l'ho fatta crescere fino a diventare un'azienda globale con fatturato milionario che impiega 26 dipendenti, so come valutare gli obbiettivi e costruire un lavoro di squadra per raggiungerli; PERSONALITA' - Sono un marito, padre, patrigno, leader volontario di una comunità religiosa e ho servito per oltre 23 anni difendendo la libertà come marine degli Stati Uniti. Agirò sempre con onore, coraggio, impegno e integrità. Il ritratto completo del conservatore americano.

Per i democratici le primarie per la Camera vedono in lizza nel primo distretto:  Ed Case (uscente) e Sergio Alcubilla; per i repubblicani Conrad Kress, Patrick Largey, Arturo Reyes, per il Third Party , Steven Abkin e Calvin Griffin. Nel secondo distretto per i democratici: Patrick Branco, Nicole Gi, Brendan Schultz, Steven Sparks, Jill Tokuda, Kyle Yoshida. Per i Repubblicani: Joseph Akana e Joseph Webster; per il Libertarian Party, Michelle Rose Tippens.
Interessante la sfida di questa candidata indipendente: Tippens si auto definisce una disabile veterana. Nell'esercito dal 1998 al 2002 agente dell'intelligence e specialista dei paesi arabi, ha poi fondato nell'arcipelago la Veteran's Cannabis Alliance. Una candidatura davvero bipartisan quanto a precedenti della protagonista, ma che ha possibilità di successo nulle.

Malgrado la forza e il radicamento della componente localista della popolazione, i partiti locali o alternativi non riescono a costruirsi un seguito elettorale costante e numericamente rilevante. Aloha Aina Party, Libertari e Verdi finiscono solo per essere un lieve disturbo per i candidati dei due partiti maggiori, senza pervenire a successi concreti nemmeno nelle elezioni municipali.

Alle Hawaii é previsto quest'anno anche il rinnovo della carica di Governatore, come in altri 35 stati; attualmente sono in carica 28 governatori repubblicani e 22 democratici.  A Honolulu sono in lizza 8 candidati alle primarie dei democratici e 11 a quelle dei repubblicani. I due vincitori a novembre si contenderanno la successione a David Ige, il primo governatore di discendenza giapponese in tutti gli USA. Eletto nel 2014 (49% dei voti), e rieletto nel 2018 (62%), Ige ha avuto sino al 2020 un rapporto dialettico con D. Trump: dopo che il presidente fece uscire gli USA dall'accordo di Parigi sul clima, Ige andò controcorrente firmando due leggi che impegnavano le Hawaii a rispettare gli obiettivi di Parigi. Peraltro, Trump ha poi nominato Ige co presidente della conferenza dei governatori, secondo alcuni riconoscendone l'imparzialità, secondo altri perché il governatore delle Hawaii ben difficilmente può diventare un personaggio politico nazionale.

Malgrado una storia di 62 referendum approvati fra il 1985 e il 2018, nessuna legge o proposta di abrogazione di iniziativa popolare dovrebbe essere messa in approvazione a novembre.

Il processo democratico funzionerà comunque per altre funzioni elettive: nella stessa data saranno scelti i candidati per il consiglio del Office of Hawaiian Affairs, il più importante ufficio amministrativo statale. OHA é competente per istruzione, salute, politiche abitative ed economiche. Ogni anno assegna 500.000 dollari in borse di studio, e ha erogato negli ultimi 10 anni 34 milioni di dollari in prestiti per rette universitarie a 2.000 hawaiani . Inoltre OHA fornisce di 9 milioni di dollari l'anno in sovvenzioni a imprese e privati, ed é il 13° più grande proprietario terriero dello stato, con 27.000 acri di dedicati prevalentemente ad attività culturali e agricole. Si tratta di un centro di potere importante, interdipendente rispetto agli altri eletti, che orienta decisioni amministrative e i finanziamenti pubblici essenziali per lo sviluppo della comunità.

Nel funzionamento della democrazia americana, le primarie di agosto fungono da primo anella di quella catena della rappresentanza che appare da tempo in crisi. Anche su questo si gioca il ritorno alla credibilità complessiva del sistema .

https://www.census.gov/programs-surveys/acs

https://elections.hawaii.gov/

https://ballotpedia.org/United_States_Senate_election_in_Hawaii,_2022

https://www.oha.org/

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Di Gianfranco Pascazio
Edizioni l'Ornitorinco

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