2 Novembre 2020 Arizona uno Stato in bilico
L'Arizona è uno stato tradizionalmente repubblicano, ancorato alla tradizione della frontiera, alla retorica del possesso delle armi, e dell’indipendenza dal potere federale.
Nel 2016 D. Trump conquistò gli 11 delegati dello stato battendo Clinton per poco più di 90.000 voti, parti al 3,5% degli elettori. I sondaggi sin qui disponibili sono stati concordi nel prevedere un ribaltamento della situazione a favore di Joe Biden, in particolare perché nello stato c’è stato un forte aumento di nuovi cittadini di origine ispanica, che stanno cambiando rapidamente il volto politico del corpo elettorale.
La situazione politica locale è estremamente fluida: il governatore Repubblicano Doug Ducey ha spalleggiato la linea del presidente Trump sulla risposta morbida alla pandemia da coronavirus, distinguendosi come avversario di ogni limitazione alla mobilità nello stato.
La corsa per il seggio senatoriale è molto aperta: il candidato Repubblicano per il Senato è Martha McSally, senatrice eletta in una votazione suppletiva dopo avere perso l’elezione del 2018, lasciando così lo storico ruolo di primo senatore donna dell’Arizona alla democratica Kyrsten Sinema. Il voto moderato nel 2018 si è riversato sulla candidata democratica anche per le polemiche seguite alla limitata partecipazione, per usare un eufemismo, del Presidente Trump al lutto per la scomparsa del senatore McCain. L’ex candidato repubblicano battuto da B. Obama, a lungo senatore dell’Arizona, aveva criticato in numerose occasioni la politica e lo stile di Trump, venendo ricambiato un’ostilità che non si arrestò nemmeno di fronte al cordoglio bipartisan per l’eroe della guerra del Vietnam.
Il candidato democratico è l'ex astronauta Mark Kelly, che rappresenta l’ala moderata del Partito Democratico. Kelly è divenuto il leader di un forte gruppo di opinione favorevole al controllo della vendita delle armi, (Americans for Responsible Solutions), dopo che la moglie l'ex rappresentante democratica al Congresso Gabby Giffords venne ferita da uno squilibrato di destra dopo avere ucciso altri sei persone durante un evento pubblico.
I sondaggi davano inizialmente Kelly largamente favorito, ma riportano una forte rimonta della candidata repubblicana nell’ultima settimana prima del voto.
Appare evidente come anche la corsa per il seggio senatoriale investe elementi di politica generale che influiranno sul voto del 3 novembre 2020.