L'eredità di Ferlinghetti: Sunstein, Saunders e la gentilezza
Voci dall'America

L'eredità di Ferlinghetti: Sunstein, Saunders e la gentilezza

La morte il 21 febbraio 2021 di Lawrence Ferlinghetti, poeta e agitatore culturale che ha attraversato il mondo progressista americano dalla beat generation ai giorni nostri, è un'occasione per ricordare l'importanza di un pezzo della composita cultura politica e sociale americana.

In questi giorni numerose "obituaries" hanno tracciato un bilancio dell'opera di Ferlinghetti, di cui qui si vuole mettere in evidenza un aspetto, forse secondario, ma non per questo trascurabile.

Fin dalla prima pubblicazione da parte della sua City Lights del libro dell'amico Allen Ginsberg "Hawl", Ferlinghetti ha rappresentato la visione antisistema, calma ma ferma. Una visione negativa riguardo al presente della società americana, costellata di pratiche opprimenti, di progressivo degrado delle condizioni ambientali e di diffusione di tecnologie se non pericolose, certo alienanti per il singolo.

Per Ferlinghetti, comunque, il mondo è un posto bellissimo, in cui l'uomo è sempre avanzante, in una lunga strada in cui deve andare ovunque e fino in fondo - Roma fatata, Dublino che non c'è mai stata- senza coscienza di un programma logico e preciso (La lunga strada).  Il mondo è addirittura il posto migliore:

"the world is the best place of all
for a lot of such things as making the fun scene and kissing people
and just generally 'living it up
'".

Ma a fronte di questa visione dell'America come un posto in cui gustare la vita, che è stata la base della sua poesia, è costante la critica civile verso una nazione, la sua, che sembra procedere in ordine sparso:

"Pity the nation that knows no other language but its own and no other culture but its own"

Una visione che ha influenzato milioni di lettori in tutto il mondo e vaste aree della cultura americana, in particolare in due filoni ricollegabili a Ferlinghetti, anche se non si può dire che ne discendano direttamente: quello della teoria economica neo comportamentale, e quello dell'etica della gentilezza. Il primo è rappresentato da Richard Thaler e Cass R. Sunstein, il secondo da George Saunders.

L'economia comportamentale si propone, fra l'altro, analizzare e  nei limiti del possibile spiegare, come tutti siamo preda di pregiudizi che ci portano a prendere decisioni sbagliate. In un mondo in cui, per la velocità della vita pubblica e privata e l'eccessiva quantità e scarsa qualità delle informazioni disponibili, non sempre è possibile ponderare opportunamente ogni scelta, e quindi le nostre decisioni sono influenzate in modi che non sarebbero previsti in un quadro economico standard. Il manifesto di tale teoria è nel testo "Nudge - La spinta gentile" scritto a quattro mani da Thaler, Premio Nobel per l'economia 2017, e Sunstein, giurista dell'Università di Chicago, amministratore dell'Office of Information and Regulatory Affairs durante l'amministrazione Obama.

La teoria indaga sui meccanismi per cui dettagli apparentemente insignificanti possono avere un impatto importante sul comportamento delle persone. In molti casi, il potere di questi piccoli dettagli deriva dalla possibilità di focalizzare l'attenzione in una particolare direzione e mettere in evidenza come le scelte basate su quei dettagli influenzano, quasi sempre negativamente, il nostro futuro.

Thaler e Sunstein introducono i concetti di architettura della scelta e paternalismo libertario per spiegare dove dovrebbe essere focalizzata l'attenzione di fronte a una decisione. L'architettura delle scelte si riferisce al modo in cui le opzioni ci si presentano, e a come questo può influenzare le nostre decisioni. Il paternalismo libertario si riferisce agli sforzi consapevoli, da parte delle istituzioni del settore privato e dei governi, per guidare senza forzature le scelte delle persone in direzioni che miglioreranno le loro vite.

Sunstein, il cui pensiero è stato diffuso in Italia per la prima volta nel 2010 dal giurista Umberto Izzo dell'università di Trento,  ha avuto modo di cercare di applicare la teoria nell'incarico pubblico che lo ha impegnato al fianco di Obama negli anni 2009/2012. Il bilancio in chiaroscuro dell'esperienza è stato descritto nel libro "Simpler - The Future of Government" (cui la traduzione italiana "Semplice - L'arte del governo nel terzo millennio",  non rende merito) sintetizzata da un solo concetto: il governo per diventare più semplice deve diventare più intelligente. Applicando semplici accorgimenti, come il miglioramento costante della qualità della redazione dei testi emanati dalle agenzie pubbliche, l'ufficio diretto da Sunstein ha contribuito a fare risparmiare miliardi di dollari, prevenendo morti, malattie e infortuni. Principi come la condivisione dei dati, la trasparenza nel rendere accessibili le informazioni più importanti, hanno permesso una profonda trasformazione del modo di governare. Inoltre con la costante applicazione di una rigorosa e non ideologica analisi costi-benefici, questo modo di agire ottiene l'effetto di semplificare l'azione del governo, rendendola più efficace. I risultati ottenuti da Sunstein sono stati possibili anche grazie ad un modo più gentile e intelligente di agire, implementando politiche a basso costo, apparentemente modeste e marginali, ma con in comune la caratteristica di lasciare al cittadino la libertà di scelta.
Purtroppo i quattro anni dell'amministrazione Trump hanno riportato la gestione degli uffici pubblici ad una gestione muscolare e verticistica, che ha disatteso le importanti innovazioni introdotte nel triennio di gestione Sunstein.

Su un piano prettamente letterario e filosofico, George Saunders, texano trapiantano nello stato di New York, è diventato l'apostolo della gentilezza. Questo pensatore che si iscrive direttamente nella linea di Whitman e Thoreau, è notissimo al pubblico per le raccolte di racconti, Pastoralia e CivilwarLand in Bad Decline, per i libri per ragazzi aperti agli adulti come The Brief and Frightening Reign of Phil e The Very Persistent Gappers of Frip. L'impegno civile, maturato anche nell'insegnamento di scrittura creativa presso la Syracuse University, si è concretizzato nel saggio "L'uomo col megafono", del 2008, che descrive i meccanismi della diffusione delle idee populiste prima ancora dell'era Trump. Chi, nel mondo di oggi, riesca a presentarsi con un volume esagerato, superiore a quello di ogni altra voce, diventa l'onnipresente voce narrante. In questo senso chi detiene il megafono conquista il il predominio nella società, imponendo a viva forza il suo lessico e determinando la quantità e la qualità dei pensieri dei cittadini. Nell’ora delle scelte, secondo Saunders chi suona di continuo l’allarme della paranoia finisce per ottenere ragione, in una società divisa in due, in cui disporre di un «nemico», ci libera dal peso di convivere con le ambiguità proprie di una società complessa.

Per Saunders grandi responsabilità e colpe toccano ai media, perché l’informazione deficiente ha un costo, anche quando l’informazione deficiente viene data senza secondi fini. Il rimedio starebbe nella diffusione e nel rafforzamento della cultura, una cultura umile, capace di descrivere semplicemente le complessità.

Il tema della gentilezza, è centrale e ricorrente nelle opere di Saunders, anche le più apertamente letterarie come l'ultimo ""A Swim in the Pond in the Rain", una rielaborazione di sette racconti di maestri russi, filtrati in base alle abitudini mentali che riflettono, e attraverso di esse ai diversi approcci alla narrativa mentale in generale.

La gentilezza per Saunders "è l'unica risposta non delirante alla condizione umana”, perché l'uomo moderno è un sopravvissuto darwiniano, dotato di un apparato sensoriale fantastico, orientato alla continuazione della specie. Tuttavia troppe cose nel mondo sono al di là della nostra portata.

Con una metafora, Saunders immagina un uomo che vedesse in tutto i colori sbagliati e le forme sbagliate. Tutte le sue certezze sarebbero confuse. Quella persona farebbe bene a essere un po’ umile, perché i dati gli arrivano correttamente ma lui li confonde. L'umiltà è necessaria perché ogni macchina pensante (umana) è difettosa, ma siamo portati a giudicare difettose solo le macchine pensante degli altri. Sarebbe quindi ragionevole riconoscere che siamo tutti intrappolati in una piccola macchina che ci illudiamo sia essenziale, permanente e importantissima e che riguardi sempre la nostra piccola narrativa personale. Ma quando se ne esce per un secondo, si vede che è solo una costruzione temporanea e parziale. Alla fine di tutto c'è quindi la gentilezza, intesa come centralità degli altri nella vita di ciascuno, e di relazioni personali basate sul reciproco beneficio.

Le riflessioni di Sunstein e Saunders hanno influenzato segmenti significativi della società americana, che ne hanno dato concrete applicazioni, come ad esempio la "Compassionomics" una teoria scientifica che mostra i benefici anche economici della solidarietà e della gentilezza nella gestione sanitaria.

Il vero antidoto verso il populismo di Trump e dei pittoreschi eserciti minoritari e violenti che lo sostengono, è l'emergere progressivo di culture di questo tipo, che offrano un'alternativa credibile ai settori in crisi di identità, e che sia davvero radicata nella storia  del pensiero americano.

Il libro

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