L'impatto della manovra Biden sulle relazioni USA - UE
Due analisi dell'ISPI, il maggiore istituto di ricerca italiano sulle relazioni internazionali, permettono alcune riflessioni sullo stato dei rapporti fra l'Unione Europea e gli USA di fronte alle iniziative di contrasto agli effetti economici della pandemia.
ISPI pubblica un corposo dossier "Il mondo al tempo del Covid" centrato sulla situazione dell'Unione Europea, che include valutazioni sullo stato delle relazioni con gli Stati Uniti. E nel nell’ISPI Global Watch dedicato alla Geoeconomia del coronavirus vengono analizzate le possibili conseguenze nel medio periodo della strategia economica dell'amministrazione Biden.
In Europa la crisi dovuta alla pandemia arriva cinque anni dopo la crisi dei rifugiati del 2015, sulla quale ancora non c'è una posizione univoca concordata fra gli stati dell'unione. Si è verificato un calo delle migrazioni, così come dell'insieme degli spostamenti trans frontalieri, mentre ad ogni aumento della pressione sulle frontiere, aumenta la ricerca di valvole di sfogo informale da parte degli stati posti ai confini europei. Ci si domanda se l'uscita dalla pandemia lascerà invariata la distribuzione dei rapporti di forza internazionali, oppure se ci sarà un'alterazione nei rapporti politici dovuta al mutato scenario economico. Inoltre è da prevedere una minore disponibilità finanziaria per iniziative di difesa comune legate all'obbiettivo di aumentare l'indipendenza strategica dell'Unione Europea, che dovrà inevitabilmente concentrarsi su priorità economico - sociali legate alla situazione sanitaria ed alle sue conseguenza economico sociali. Più in generale i problemi economici contingenti non hanno permesso alcun avanzamento sul piano della costruzione di una identità europea comune. Ne contempo per gli analisti dell'ISAPI, gli Stati Uniti vengono da quindici anni di tentativi falliti di abbandonare il teatro operativo delle guerre senza fine in Medio oriente, sotto tre presidenti, e non sembrano pronti nè disponibili per una rinnovata iniziativa strategica in Europa, malgrado le dichiarazioni di buona volontà della nuova amministrazione Biden.
L'impatto economico della manovra economica di sostegno all'economia americana varato dall'amministrazione Biden la scorsa settimana, per ISPI avrà un effetto immediato anche sul resto del mondo. Secondo l'analisi OCSE citata da ISPI, l'aumento del PIL USA a seguito dello stimolo governativo sarà un aumento del 3,8%, e l'effetto sul PIL globale sarà di un aumento del 1,1% medio, e dello 0,5% nell'area euro. Ma quel che è forse più interessante è che si delineano nuove tendenze di sviluppo in particolare per l’innovazione tecnologica. Nella recente “Bussola per il Digitale” prodotta dall'unione europea, ci sono ad esempio forti segnali di un futuro di forte sviluppo di un’industria europea dei semiconduttori. Si tratta di un settore che potrebbe avere dei riflessi al momento imprevedibili anche sui rapporti di forza internazionali, considerando l'attivismo cinese nella stessa materia. Ma anche le infrastrutture legate alla catena globalizzata della logistica, come i porti, sono interessati da un rinnovamento reso necessario dall'interconnessione delle reti dei rifornimenti e della distribuzione, alla ricerca di una maggiore efficienza necessaria per essere a livello della competizione globale. Ancora presto invece per valutare la futura evoluzione del comparto dell’aviazione civile dopo un anno in cui sono stati azzerati i viaggi non indispensabili e la mobilità post pandemia rappresenta ancora un oggetto sconosciuto.
https://www.ispionline.it/sites/default/files/rapporto_ispi_2021_il_mondo_al_tempo_del_covid.pdf
https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/global-watch-coronavirus-speciale-geoeconomia-n48-29674